Childhood of a leader

17:55




Per inaugurare questo blog ho deciso di utilizzare uno dei più bei film di quest’anno.

Childhood of a Leader (2015) • VOTO: 9

Come dice il titolo, il film narra la storia di un bimbo che diventerà un futuro leader simil-nazista. La storia è ambientata in Francia durante la prima guerra mondiale e il bimbo è figlio di un diplomatico americano.

La prima ora scorre lenta (la prima mezz’ora è quasi completamente al buio), c’è bisogno di ambientarsi nella storia, capire cosa vuole raccontare il regista, poi gli eventi iniziano a scorrere. 
Si assapora l'umanità sporca e violenta di Lars Von Trier. Ci vengono posti davanti agli occhi i pruriti, le incomprensioni, i conflitti e le reazioni tipiche dell’adolescenza di un bambino problematico. Il suo rapporto con gli adulti, con l’insegnante di francese e con la balia.
(SPOILER) 
Il tutto sfocia prima nel rifiuto nei confronti del padre e poi per la madre. Nella scena finale il regista si fa prendere la mano e impazzisce completamente, forse esaltato anche lui dalla figura del nuovo leader, lasciando roteare la telecamera in mezzo alla folla che accoglie il futuro dittatore. Per questo non ho dato 10 al film…
(FINE SPOILER)

In questo film c’è luce, e di conseguenza un’ottima fotografia che trattata in maniera caravaggesca; c’è una colonna sonora classica di livello; il piccolo Tom Sweet recita molto bene e lo stesso si può dire per il cast femminile; anche la regia è ottima con inquadrature che si alternano tra carrellate (Brady Corbet è evidentemente innamorato della discesa delle scale) e inquadrature fisse, con un uso fotografico molto moderno dello sfocato, anche nella divisione in capitoli troviamo una citazione di Von Trier.

Un film da vedere in una serata in cui non siete assonnati (altrimenti è sicuro che vi addormenterete nei primi minuti), consigliato a palati fini.


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