The land

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The land (Steven Caple Jr., 2016) • VOTO 8

Hai 13 anni, vivi nei sobborghi di Cleveland, tua madre si prostituisce per un uomo che vuole che chiami zio, le tue prospettive di vita non esistono nemmeno per la scuola.

Quasi espulsi da scuola, quattro ragazzini di Cleveland si divertono con il proprio skateboard e racimolano soldi rubando auto e rivendendole ad uno sfascio. Le storie personali dei ragazzi sono tremende, famiglie che provengono dalla droga, lavoro in fabbrica, povertà e immigrazione clandestina. Questa è Cleveland nel 2016.
Un bel giorno i ragazzi si spingono troppo in là e dentro al portabagagli dell’auto rubata trovano delle pasticche di metanfetamine. Chiaramente la prima idea è: prendiamole, rivendiamole e usiamo i soldi per diventare skater ricchi e famosi! Da qui inizia la tragedia. Momma (la capo del cartello che vende verdure biologiche al mercato) gli scatena contro tutti i suoi scagnozzi pur di riavere ciò che è suo.
(SPOILER)
Il finale non è da americanata, ma da film realistico e drammatico. Cisco, il protagonista, si fa giustizia da solo da buon americano e poi si ritrova a diventare schiavo di Momma pur di non coinvolgere nella storia i suoi compagni.
(FINE SPOILER)

Il film prodotto da Nas è una specie di 8 Mile con lo skateboard al posto del rap. Non è un caso che Cleveland e Detroit facciano parte di quella che una volta era la Iron Belt, oggi Rust Belt, ossia la catena di città industriali americane che trascinavano l’economia fino a metà del XX secolo e che oggi si ritrovano nel mezzo della crisi più nera. La colonna sonora è bellissima, ma con Nas alla produzione c’era da aspettarselo. Fotografia, montaggio, regia sono ottime. Anche il cast è ben curato. 


Un film da vedere assolutamente. Punto.

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