Deepwater - Inferno sull'oceano

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Deepwater - Inferno sull'oceano (Peter Berg, 2016) • VOTO 7

Cosa accadde sulla piattaforma Deepwater Horizon e che portò al più grande riversamento di petrolio in territorio statunitense.

Mike (Mark Wahlberg) è uno dei tecnici che lavorano sulla piattaforma galleggiante di proprietà della Transocean e gestita dalla British Petroleum. Il film si apre con scene familiare dei protagonisti che si preparano al trasferimento sulla piattaforma per lavorare nei seguenti 20 giorni. All’arrivo la situazione è abbastanza tesa: i tecnici del gruppo precedente non hanno operato i controlli di sicurezza sul pozzo perché i dirigenti della BP non vogliono perdere tempo, inoltre, come lo stesso protagonista fa notare, la maggior parte degli impianti della piattaforma è malfunzionante.
Jimmy (Kurt Russell), capo della sicurezza, riesce infine a far partire i test, ma il risultato è ambiguo. Di fatto il test ha peggiorato la situazione del pozzo. La sera del 20 aprile 2010 un potentissimo flusso di fango oleoso sfonda la conduttura e fa esplodere completamente la base di estrazione. 
Le azioni eroiche di Mike, Jimmy, Andrea e altri operai permetteranno di mettere in salvo 115 delle 126 persone presenti a bordo al momento dell’esplosione.

Il film è molto realistico nella ricostruzione della dinamica dell’incidente e del precario ambiente lavorativo in cui operava la piattaforma. Sono chiaramente romanzate ed accentuate le eroiche azioni dei protagonisti, che sicuramente hanno contribuito a salvare molte vite, ma che erano impreparati ad un evento del genere e pertanto hanno commesso i loro errori. La BP fa la parte del cattivo, mentre la Transocean sembra uscirne quasi indenne, quando in realtà il concorso di colpa c’è ed è stato dimostrato anche dal processo.


Una storia che ci lascia tanta rabbia dentro per l’enorme approssimazione con cui è gestita l’estrazione di un materiale tanto pericoloso per l’ambiente in cui viviamo. Pensiamo inoltre che la multa combinata ai colpevoli dell’accaduto è assolutamente inutile rispetto all’inquinamento prodotto.

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