In guerra per amore

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In guerra per amore (Pif, 2016) • VOTO 7

La storia d’amore di un italo-americano che si unisce all’esercito americano nella liberazione della Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale per poter chiedere la mano della donna che ama a suo padre.

New York, 1943. Arturo Giammarresi (Pif) è un palermitano emigrato in America, è follemente innamorato di Flora (Miriam Leone) che corrisponde il suo sentimento. Flora, però è stata promessa in matrimonio al figlio di un importante uomo siciliano. L’unica possibilità per i due è che Arturo vada in Sicilia, dal padre di Flora, a chiedere la mano della sua amata.
Così inizia la strampalata avventura di questo ragazzo all’interno dell’esercito americano. Essendo uno dei pochi “siculofoni”, Arturo riesce ad avere un ruolo da interprete con i locali e diventa molto amico del tenente Philip Catelli (Andrea Di Stefano). Gli americani per liberare il paese dai fascisti si servono dell’aiuto della Mafia, ne liberano i condannati e li mettono nei posti di prestigio della politica locale.

Un bel film di Pif che riesce nell’intento di bissare il successo de “La mafia uccide solo d’estate”, del 2013, e ci propone in una veste comica la visione indignata della storia siciliana con particolare attenzione alla tematica mafiosa. Si tratta in ogni caso di una storia romanzata basata sui pochi racconti locali e sul documento di un ufficiale americano che effettivamente denunciava lo strapotere mafioso sull’isola all’epoca (ricordiamoci che non esiste una versione ufficiale della liberazione italiana).
Molto belli gli scenari isolani, ottima la recitazione e la costruzione dei personaggi. La comicità mai stucchevole di Pif si mescola egregiamente a scenette surreali (la statuina del Duce e della Madonna che corrono verso il rifugio anti bombe) e a citazioni di livello, una su tutte la foto di Robert Capa a Sperlinga.

Film da vedere, spero veramente che il cinema italiano continui così.

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